Il Tribunale di Bari ribadisce che il legislatore non ha imposto requisiti di forma precisi per la redazione della querela, essendo sufficiente che il Giudice di merito riconosca la volontà di punizione da parte della parte offesa anche in atti che non contengono la sua esplicita manifestazione, a condizione che comunque sussistano quegli elementi dai quali possa essere dedotta tale effettiva volontà di punizione.

Nel reato di ricettazione la locuzione “ingiusto profitto” deve avere una interpretazione estensiva con la conseguenza che la ricettazione debba caratterizzarsi per una generica finalità di profitto. Se manca la prova dell’ottenimento di tale ingiusto profitto, non vi è reato.