Persone scomparse e ruolo dei media

1 Persone scomparse e ruolo dei media

Bari, 25 Febbraio 2012 – L’Associazione Culturale “Gens Nova” in collaborazione con Penelope (Associazione Nazionale delle Famiglie e degli Amici delle Persone Scomparse Onlus), ha presentato il convegno dal tema: “PERSONE SCOMPARSE E RUOLO DEI MEDIA”.
L’evento è stato introdotto dal Prof. Avv. Antonio Maria La Scala, già Presidente dell’Associazione Culturale “Gens Nova” e Vice Presidente di Penelope Puglia. Ha moderato il Dott. Carlo Bollino, Direttore del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” ed ha concluso Annalisa Loconsole, Presidente Associazione Penelope Comitato Puglia.
Interventi di relazione: Dott.ssa Elisa Pozza Tasca, Presidente Nazionale Associazione Penelope; Prof.ssa Francesca Ursula Bitetto, Docente di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Bari (“La costruzione delle notizie e delle identità”); S.E. Michele Penta, Commissario Straordinario per le Persone Scomparse (Piani territoriali di ricerca persone: “Importanza della divulgazione della notizia” – il ruolo delle Istituzioni – il ruolo delle Associazioni); Dott. Enzo Iacopino, Presidente Nazionale dell’Ordine Giornalisti (“Circo mediatico e silenzio stampa” – Il ruolo sociale dei “Media”).
“Rompere il muro di silenzio che ha circondato fino ad oggi i circa 30 mila casi di persone scomparse in Italia”, evitando di puntare i riflettori “solo sugli otto-dieci casi più famosi”, perché le persone scomparse devono essere trattate tutte allo stesso modo. E’ stato questo l’appello lanciato al mondo dell’informazione dalla presidente nazionale dell’associazione Penelope, Elisa Pozza Tasca. Solo in Puglia, fino ad oggi sono scomparse 1654 persone, tra le quali il sedicenne Alessandro Ciavarella, scomparso tre anni fa in provincia di Foggia e di cui ormai non si parla più.
“Nessuno ha il diritto di scomparire”: è un concetto chiaramente esposto durante il dibattito, ma è altrettanto vero che le istituzioni, tramite le Autorità competenti, hanno il dovere di porre in essere tutte le misure necessarie e più idonee per ritrovare individui che potrebbero essere scomparsi per i motivi più disparati: sequestro, omicidio, allontanamento volontario, stati patologici fisici o mentali.
Le ricerche devono essere quanto più possibile tempestive (si sostiene che le prime 48 ore siano il più delle volte fondamentali), coordinate tra i vari operatori e svolte da personale altamente qualificato e preparato. Il coordinamento degli Uffici competenti, la creazione di una banca dati che consenta agli addetti di attingere tutte le notizie necessarie per l’espletamento delle indagini, la formazione specifica del personale, sono solo alcuni dei punti più salienti della questione.
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“Qualunque notizia” è migliore di “nessuna notizia”: è una frase emblematica, che racchiude tutta la disperazione delle migliaia di famiglie che, dopo tanti anni di attesa, vivono nell’angoscia dei dubbi, dell’incertezza sul destino del loro congiunto, di un vuoto che ha un peso insostenibile nelle loro vite.
Persino la certezza della morte, data dal ritrovamento di un corpo su cui poter piangere o pregare, può rappresentare, paradossalmente, una forma di consolazione per chi sopravvive. Ma chi non ha più notizie, chi non trova nessuna risposta non può darsi pace, non trova nessun conforto, vive una tragedia senza vie d’uscita.
Il Vice Presidente di Penelope Puglia già Presidente di Gens Nova, Prof. Avv. Antonio Maria La Scala ha posto l’attenzione sul fatto che nonostante il numero impressionante di casi di scomparse avvolte nel mistero, nel nostro Paese ci sia una considerazione inadeguata rispetto alla problematica, sia da parte delle istituzioni che da parte dell’opinione pubblica.
Si ha infatti, la netta sensazione che, al di là delle trasmissioni televisive che si occupano di questi casi (un esempio tra tutti: “Chi l’ha visto?”), troppo spesso cali un drammatico silenzio su tutte queste vicende.
Gens Nova, ancora una volta, vuole impegnarsi a dar voce alla disperazione di persone che hanno perso la forza di gridare il proprio dolore, ed è particolarmente vicina a tutte le famiglie che soffrono nell’angoscia e nella solitudine, in attesa anche solo di un piccolo segnale di speranza, che, auspichiamo, non tardi ad arrivare.

L’associazione Penelope propone di riconoscere lo status giuridico di persona scomparsa che potrebbe essere approvato entro l’anno.
Nel corso dell’evento l’Associazione Penelope ha tratto dal contenuto degli interventi le conclusioni per una maggiore collaborazione con i media, nell’unico obiettivo di dar voce al popolo degli scomparsi e trovare ampie disponibilità per la risoluzione di un fenomeno, come quello appunto delle scomparse, divenuto ormai dilagante.
In occasione della giornata è stato presentato il brano musicale sugli scomparsi (Dove sei – Missing) del cantautore Antonio Carbonara.
Presenti all’evento anche componenti del C.N.S.A.S. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) Puglia e del K9 SAR ITALIA (Ricerca e Salvataggio Persone Scomparse mediante l’ausilio di unità cinofile altamente addestrate).
L’evento con ingresso libero si è svolto presso la Sala Consiliare della Provincia di Bari – Lungomare N. Sauro, con inizio alle ore 09:00.