Presentazione del libro: "Assedio alla toga", di Antonino Di Matteo

1 Presentazione del libro:

Putignano (BA), 18 Febbraio 2012 – L’Associazione Culturale “Gens Nova” in collaborazione con l’Associazione Culturale “Prometeo”, ha presentato il libro: “ASSEDIO ALLA TOGA” – Un magistrato tra mafia, politica e Stato, di Antonino Di Matteo e Loris Mazzetti (Edizione Aliberti).
Hanno partecipato con i rispettivi interventi: Dott. Antonino Di Matteo, Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo; Prof. Avv. Antonio Maria La Scala, Avvocato Penalista del Foro di Bari e Presidente Nazionale Associazione Culturale “Gens Nova”.
Il contenuto del libro è un intimo dialogo fra il capostruttura di Rai Tre e un Pm sul suo impegno nei confronti della legalità e la difesa del ruolo del magistrato contro un potere politico che vuole imporre una riforma della giustizia, lontana dal cittadino ma molto vicina alla cricca e alla P4.
"Ci sono dei momenti in cui non ci si può rassegnare all'andazzo delle cose, alla legge del più forte: bisogna trovare il coraggio di esporsi e denunciare" dichiara Nino Di Matteo a Loris Mazzetti (Dirigente Rai, autore e scrittore), spiegando in questo modo la sua decisione di rompere un silenzio che per tutta la durata della sua carriera di pm antimafia lo ha tenuto lontano dai microfoni e dai riflettori.
In un’intervista che si delinea piuttosto come un dialogo, un accorato sforzo di capire come e perché la riforma costituzionale della Giustizia, la legge bavaglio, il processo breve metterebbero a rischio la democrazia.
Di Matteo arriva fino al cuore del problema per farci capire come bloccare questa deriva, che sopravvive a qualunque tipo di esecutivo.
Con il coraggio che lo ha contraddistinto in questi anni smaschera le false motivazioni, le ipocrisie e le demagogie nascoste dietro la riforma, e ne svela gli inquietanti parallelismi con il Piano di rinascita democratica della P2.
Ma non solo: le sue parole ci spiegano a che punto si trovano le indagini sulla "trattativa" tra Stato e mafia, sulla strage di via D'Amelio, e su personaggi discussi e discutibili che ancora oggi tengono in mano le redini del potere, dopo le rivelazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Il tutto con lo sguardo rivolto al suo grande maestro di lotta antimafia e di coraggio: il giudice Paolo Borsellino.
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«La rabbia per una strage annunciata, per uno Stato imbelle che non era riuscito a evitare ciò che tutti prevedevano: l’uccisione di Paolo Borsellino. L’indignazione, il pianto, il disorientamento ma anche la consapevolezza che non potevo più tirarmi indietro. Era il momento in cui dovevo dare tutto, assicurare il massimo dell’impegno e della dedizione per poter fornire anche solo un piccolo contributo nella lotta contro il sistema di potere mafioso. Una lotta di liberazione, una catarsi etica e morale prima ancora che sociale e giudiziaria. Con questi sentimenti, con tanto entusiasmo e altrettante incertezze e paure, presi possesso delle mie funzioni di sostituto procuratore della Repubblica a Caltanissetta il 16 settembre 1992». Nino Di Matteo
Antonino Di Matteo, memoria storica della magistratura antimafia siciliana, è il titolare delle più delicate inchieste sull’ala stragista di Cosa Nostra. Si occupa delle presunte trattative Stato-mafia, si batte per dare un volto e un nome ai mandanti occulti delle stragi del 1992-93. Un uomo che da 20 anni vive veramente sotto scorta.
Loris Mazzetti, è capostruttura a Rai3. Ha lavorato nei tg e ha realizzato molti programmi di successo, come ad esempio la produzione del “Il Fatto” che più gli è rimasta nel cuore, condotta da Enzo Biagi, per tanti anni suo direttore.
L’evento con ingresso libero si è svolto presso la Sala Congressi del Centro Medico “Giovanni Paolo II” (Diagnostica per immagini – Riabilitazione funzionale – Medicina dello Sport) – Viale Europa – località San Pietro Piturno – Putignano (BA), con inizio alle ore 09:30.