Profili sociologici e giuridici delle violenze sessuali

1 Profili sociologici e giuridici delle violenze sessuali

Martina Franca (TA), 22 Maggio 2010 – L’Associazione Culturale “Gens Nova” ha presentato l’incontro-dibattito dal tema: “PROFILI SOCIOLOGICI E GIURIDICI DELLE VIOLENZE SESSUALI”.
Relatori: Mariella Sisto, Studentessa Universitaria; Dott. Franco Sebastio, Procuratore Capo della Repubblica di Taranto; Dott. Giuseppe Annicchiarico, Dirigente del Commissariato Polizia di Stato Martina Franca (TA); Capitano Michele D’Agosto, Comandante Compagnia Carabinieri di Martina Franca (TA); Mons. Franco Semeraro, Rettore della Basilica di San Martino.
Ha moderato il Prof. Avv. Antonio Maria La Scala, Avvocato del Foro di Bari e Presidente Nazionale Associazione Culturale “Gens Nova”.
I dati ufficiali sul fenomeno della violenza fisica e sessuale contro le donne sono riportati nella prima indagine multiscopo Istat interamente dedicata alla sicurezza delle donne, che comprende nel campione 25 mila donne tra i 16 e i 70 anni intervistate su tutto il territorio nazionale (tecnica telefonica) dal gennaio all’ottobre del 2006 e nei dati forniti dalla Polizia di stato riguardanti i reati denunciati in Italia con vittime di sesso femminile, riferiti al periodo 2006-2010.
L’indagine Istat. Quasi 7 milioni (6 milioni 743 mila) donne italiane tra i 16 e i 70 anni (Istat, 2006) hanno subìto, nel corso della vita, una forma di violenza, fisica o sessuale, dentro o fuori dalla famiglia. Un milione 400 mila donne hanno subito forme di violenza sessuale prima dei 16 anni, oltre 7 milioni hanno subìto o subiscono violenza psicologica. In particolare sono quasi 4 milioni le donne che hanno subìto violenze fisiche (18,8%), mentre 5 milioni sono state vittime di violenze sessuali (23,7%) e, tra queste, circa 1 milione ha subìto stupri o tentati stupri (4,8% della popolazione femminile nella classe considerata). Sono i partner o gli ex partner i responsabili principali della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica e di alcune forme di violenza sessuale (in particolare gli stupri e i rapporti sessuali non desiderati ma subìti per timore di conseguenze).
Tuttavia, appena il 7,3% di coloro che subiscono violenze fisiche o sessuali dal partner le denuncia, e ciò è giustificato dal fatto che solo una donna su 3 le considera reati. Le quote di donne che sporgono denuncia sono inferiori alla media nazionale, non solo in tutte le regioni del sud (a eccezione della Puglia), ma anche in alcune regioni del nord (Piemonte 5,8% e Emilia-Romagna 5,1%). Il 6,6% della popolazione femminile dai 16 ai 70 anni ha subìto forme di violenza sessuale prima dei 16 anni. In poco meno della metà dei casi la violenza è perpetrata da un conoscente o da un parente (equamente distribuiti); nei casi di violenza segnalati come molto gravi, responsabili dei reati sono soprattutto le persone più vicine. Oltre la metà delle vittime dichiara di non avere parlato con nessuno dell’accaduto.
Nel corso dell’incontro è emerso che la necessità di affrontare problematiche molto delicate è costantemente presente nella nostra vita globalizzata dai mezzi di comunicazione, da nuove e vecchie condizioni economiche (nel senso di maggiori disponibilità di beni e servizi), dal mutamento di ruoli e rapporti tra gli esseri viventi e da vari altri fattori.
Le violenze sessuali sono un’offesa e una contravvenzione al diritto fondamentale e/o chiaramente naturale di ogni essere vivente. La dignità di ogni donna e di ogni maschio di non essere violentato nel suo stato essere vitale è certamente un diritto e un bene inalienabile riconosciuto da sempre, ma che da sempre ha attanagliato, spesso disatteso, le comunità e i singoli individui. Gli organi internazionali, nonché la Comunità Europea e di seguito lo Stato Italiano e gli enti Locali, ma non per ultimi, nei loro statuti aboliscono ogni forma di violenza e nello specifico ogni violenza sessuale e, con leggi e dispositivi, ne dirimono tutte le sfaccettature.
Tutti noi abbiamo l’impellente esigenza di aumentare la coscienza del rispetto dell’altrui persona nel suo essere vitale, in primo luogo dal punto di vista sessuale. Appare maggioritario, e probabilmente lo è, il verificarsi di violenze sessuali nei confronti delle donne.
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L’evento organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Taranto è stato riconosciuto per l’attribuzione di crediti formativi.
L’incontro con ingresso libero si è svolto presso la Sala Consiliare – Palazzo Ducale di Martina Franca (TA) – Piazza Roma, con inizio alle ore 18:00.