Giuda in stato di ebbrezza: profili di responsabilità penale.

1 Giuda in stato di ebbrezza: profili di responsabilità penale.

Bari, 04 aprile 2008 – L’Associazione Culturale “Gens Nova” ha presentato l’incontro-dibattito dal tema: “GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: PROFILI DI RESPONSABILITA’ PENALE”.
Relatori: Col. Stefano Donati, Comandante Polizia Municipale di Bari; Ten. Vincenzo Caringella, Ufficiale Polizia Municipale di Bari – 1° Settore; Dott. Marcello Quercia, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari e l’Avv. Angelo Pansini, Portavoce e Responsabile Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione “Ciao Vinny”.
Ha moderato l’Avv. Antonio Maria La Scala, Avvocato del Foro di Bari e Presidente Nazionale Associazione “Gens Nova”.
Dopo un’introduzione generale sui dati statistici si è passati ad analizzare la parte relativa alla responsabilità penale prevista dall’attuale legislazione nella specifica materia.
L’Italia detiene il triste primato europeo del maggior numero di incidenti stradali, registrando un tasso praticamente doppio rispetto a Paesi quali Gran Bretagna, Olanda e Svezia.
Le recenti statistiche diffuse dall’ISTAT nel dicembre 2007 attestano come ogni giorno nel nostro Paese si verifichino in media 652 incidenti stradali, provocando la morte di 16 persone e il ferimento di altre 912. 30
Nel complesso, nell’anno 2006 sono stati rilevati 238.124 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 5.669 persone, mentre altre 332.955 hanno subito lesioni di diversa gravità.
Per arginare questo dilagante fenomeno di massa, si è deciso di intervenire introducendo norme di forte impronta repressiva, con l’ambizioso obiettivo di dimezzare entro il 2010 il tasso di mortalità sulle strade, conformemente a quanto stabilito dal libro bianco sui trasporti, adottato dalla Commissione europea il 12 settembre 2001.
Nei numerosi documenti presentati dalle varie istituzioni dell’Unione europea in materia di circolazione stradale emerge, in modo inequivocabile, la rilevanza dell’alcool nel verificarsi dei sinistri stradali.
Nonostante le stime diffuse dall’Istituto Nazionale di Statistica indichino come solo il 2% degli incidenti stradali sia direttamente addebitabile all’ingestione di sostanze alcooliche o stupefacenti da parte del conducente, è indubitabile come tali sostanze alterino in modo spesso significativo lo stato psico-fisico del guidatore, costituendo così un serio fattore di rischio per la sicurezza stradale.
La progressiva presa di coscienza del fenomeno ha suscitato una profonda attenzione da parte del legislatore, che è intervenuto a più riprese con una legislazione alluvionale, costituita da plurimi interventi legislativi che non sempre si sono distinti per efficacia, peccando spesso di una scarsa organizzazione e coordinazione.
In proposito, basti pensare che dal 1 gennaio 1993, data in cui è entrato in vigore il nuovo codice della strada, tra decreti ministeriali, leggi di conversione e provvedimenti di varia natura, si sono susseguiti ben cinquantotto interventi normativi che hanno mutato profondamente la struttura originaria del codice, il più delle volte in modo estemporaneo e corrivo.
Nonostante il nobile obiettivo perseguito dal legislatore, è da segnalare come i vari provvedimenti siano stati adottati in modo quasi empirico, introducendo riforme e valutando i risultati ottenuti, con successivi ripensamenti nel caso non fossero stati raggiunti in breve tempo i risultati sperati.
Ne sono un esempio la stessa competenza dell’autorità giudiziaria, passata dal giudice di pace al tribunale monocratico, o il rifiuto da parte del conducente di sottoporsi all’accertamento, trasformato da reato ad illecito amministrativo e viceversa.
Il frutto di questa disordinata tecnica normativa è una disciplina che, sotto molteplici profili, presta il fianco a critiche di vario genere, suscitando non poche difficoltà ermeneutiche ed incertezze procedurali negli operatori del settore chiamati ad applicarla e, ancor più, nei cittadini chiamati a rispettarla.
Sotto il profilo giuridico, per stato di ebbrezza si intende, in modo non dissimile dalla scienza medica, una condizione fisiopsichica transitoria dovuta all’ingestione di bevande alcooliche, inducente nell’individuo uno stato di alterazione dei processi cognitivo - reattivi, tale da annebbiare semplicemente le facoltà mentali, incidendo sulla prontezza dei riflessi, senza che ciò debba importare necessariamente la perdita, totale o parziale, della capacità di intendere o di volere, ovvero la degradazione completa della personalità.
Com’è noto, gli effetti dell’ingestione di sostanze alcooliche variano da soggetto a soggetto, essendo strettamente connesse alla sua corporatura, alla tolleranza individuale, al sesso, al metabolismo, al tipo di sostanza alcoolica ingerita, ed alle sue modalità di assunzione (a stomaco pieno o a digiuno).
Proprio per le ragioni anzidette, il parametro di riferimento adottato dal legislatore per valutare lo stato di ebbrezza non è rappresentato dalla quantità di alcool assunta, bensì da quella assorbita dal sangue, misurata in grammi per litro (g./l.).
L’individuazione del tasso di alcolemia massimo consentito è il risultato di una precisa scelta normativa, ricollegata ai risultati di studi condotti nell’ambito della medicina legale e tossicologia forense, che hanno dimostrato come al variare del tasso di alcolemia presente nel sangue si ottengano delle proporzionali variazioni psico-fisiche idonee a mettere a repentaglio la sicurezza stradale e l’incolumità del guidatore.
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Più precisamente, la letteratura scientifica ha dimostrato come al raggiungimento di un tasso di alcolemia pari a 0,2 g/l consegue una maggiore socievolezza ed espansività; al superamento dei 0,5 g./l. una diminuzione dei freni inibitori per azione sulla corteccia cerebrale, disinibizione, euforia, apparenza normale; ad un tasso compreso tra 0,8 e 1,2 g./l. si verifica una vera e propria azione depressiva sui centri motori, perdita di autocontrollo e disturbi dell’equilibrio; ed infine, ad un tasso uguale a superiore a 1,5 g./l. si può parlare di vera e propria ubriachezza, con gravi ripercussioni sulle condizioni psico-fisiche del conducente.
L’evento con ingresso libero si è svolto presso la Sala Conferenze del Moving Center Autoclub sito in Bari alla Via Napoli n. 364, con inizio alle ore 18:00.