La mafia imprenditrice

1 La mafia imprenditrice

Noicattaro (BA), 30 novembre 2007 – L’Associazione Culturale “Gens Nova” ha presentato l’incontro-dibattito e il libro: “LA MAFIA IMPRENDITRICE”, autore il Prof. Pino Arlacchi (Edizioni Il Saggiatore).
Introduzione e saluti: Avv. Antonio Maria La Scala, Presidente Nazionale Associazione “Gens Nova”.
Relatori: Prof. Pino Arlacchi, già Vicesegretario Generale dell’O.N.U. (Organizzazione Nazioni Unite) e Professore Ordinario di Sociologia presso l'Università di Sassari; Giovanni Dipierro, Sindaco del Comune di Noicattaro (BA); Avv. Vito Nanna, già Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Bari; Avv. Antonio Maria La Scala, Avvocato Penalista del Foro di Bari e Presidente Nazionale Associazione “Gens Nova”.
Descrizione del libro: fino alla seconda guerra mondiale, il fenomeno mafioso ha avuto una connotazione precisa: gli uomini d'onore appartenevano a ceti subalterni e conducevano una vita sobria e poco appariscente. A partire dagli anni sessanta e settanta, la nuova imprenditoria mafiosa afferma e consolida il proprio potere all'interno della vita economica, politica e sociale di interi settori produttivi su scala nazionale e internazionale, scoraggiando la concorrenza con metodi brutali, evadendo il sistema previdenziale e violando i diritti dei lavoratori. Onore e ricchezza divengono sinonimi, e lo stile di vita del mafioso cambia: compaiono vistosi simboli di agiatezza e potere, un buon livello di istruzione, frequentazioni altolocate, un'accresciuta autonomia all'interno della politica e una certa dimestichezza con i media. 26
In Italia l'imprenditorialità mafiosa si è rivelata una delle più gravi minacce alla democrazia e allo sviluppo. Il suo "spirito animale" violento e predatorio ha avuto e continua ad avere effetti devastanti sulla società e sulle istituzioni.
Il Prof. Arlacchi è stato un membro del senato italiano dal 1995 al 1997 e un membro della Camera dei Deputati dal 1994 al 1995. Durante questo periodo, è stato scelto vice presidente della Commissione parlamentare sulla Mafia, per la quale aveva già fornito le sue competenze, in qualità di consigliere, negli anni dal 1984 al 1986.
Come consigliere maggiore al Ministero dell'Interno all'inizio degli anni ‘90, ha istituito la Direzione Investigativa Antimafia (DIA), un'agenzia investigativa generata per combattere il crimine organizzato. Già nel 1989, invece, era diventato presidente dell'associazione internazionale per lo studio sul crimine organizzato.
Nel 1992 è stato nominato presidente onorario della Fondazione Giovanni Falcone come riconoscimento per il suo impegno nel combattere il grave fenomeno rappresentato dalle associazioni criminali mafiose.
Fra le altre attività annovera anche l’impegno nell'insegnamento. Comincia infatti la sua carriera accademica nel 1982 come professore associato all'università di Calabria, incarico che detiene fino al 1985. In seguito, diventa professore di sociologia all'università di Sassari nel 1994, poi professore di sociologia applicata all'università di Firenze. Da ricordare invece che, nel 1987, fu "visiting professor" presso l'università della Colombia a New York.
Il 1 settembre 1997, è stato nominato Direttore Generale dell'ufficio delle Nazioni Unite a Vienna e direttore esecutivo dell'ufficio delle Nazioni Unite per controllo della droga e la prevenzione di crimine (ODCCP, United Nations Office on Drugs and Crime).
L’evento patrocinato dal Comune di Noicattaro (BA) e con ingresso libero, si è svolto presso il Palazzo della Cultura di Noicattaro (BA), con inizio alle ore 17:30.
Bari,