Devianza minorile: profili giuridici e sociologici

1 Devianza minorile: profili giuridici e sociologici

Noicattaro (BA), 08 gennaio 2007 – L’Associazione Culturale “Gens Nova” ha presentato l’incontro-dibattito dal tema: “Devianza minorile: profili giuridici e sociologici”.

Intervento per i saluti: Ing. Giovanni Di Pierro, Sindaco di Noicattaro (BA).

Relatori: Dott. Francesco Paolo Occhiogrosso, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari; Dott. Saverio Abbruzzese, Psicologo-Criminologo, già Giudice Onorario del Tribunale per i Minorenni di Bari; Avv. Antonio Maria La Scala, Avvocato del Foro di Bari e Presidente Nazionale dell’Associazione “Gens Nova”.

Dall’insieme di tutti gli interventi si è delineata un’analisi approfondita del problema della devianza minorile, dalla quale sono emersi molti aspetti che concorrono a formare il terreno nel quale cresce il fenomeno.

La devianza si basa su un elemento patologico, caratteristico dell’età adolescenziale: la trasgressione. Un altro elemento è da rintracciarsi nell’abbandono, abbandono del minore anche all’interno della famiglia, della scuola, della società e delle istituzioni.

I nuclei familiari distrutti da separazioni e divorzi diventano habitat per depressioni e malesseri sociali ed affettivi, l’eccessivo protagonismo mediatico proposto dalla televisione e da internet annulla i valori tradizionali della società, per arrivare al paradosso di diventare esso stesso un nuovo “valore”, insieme alle prevaricazioni e ala violenza, anche verbale, dei protagonisti del video, siano essi politici, cantanti, calciatori, veline e anonimi assurti a V.I.P. dai reality.

Ci sono diversi tipi di devianze, che cambiano in conseguenza dei mutamenti dell’evoluzione (o involuzione?) della società; tre sono i tipi principali: la devianza tipica degli ambienti mafiosi; la devianza che nasce dal malessere/benessere sociale, tipico delle realtà ambientali circoscritte; il bullismo.

Negli ultimi 15-20 anni oltre ai minori italiani, c’è anche una quota crescente di minori deviati di provenienza straniera; si tratta di un fenomeno marginale nell’Italia meridionale, ma ben più significativo nell’Italia settentrionale.

Quali sono i rimedi e le soluzioni da adottare per contrastare il fenomeno della devianza minorile?

Prima di tutto lo studio delle cause del fenomeno, la presenza, l’affetto e la comprensione della famiglia d’origine, della scuola, delle istituzioni. Nel caso in cui la famiglia non ci fosse o non fosse in grado di svolgere il suo ruolo, occorre garantire al minore una guida suppletiva attraverso l’affidamento o l’adozione. In casi limite, si può rendere necessario l’allontanamento del minore dal luogo d’origine deviato, proponendogli dei modelli culturali alternativi validi.

L’abbassamento della soglia dell’età per la punibilità dei reati non sembrerebbe poter risolvere il problema, in quanto il carcere spesso diventa l’università del crimine.

Il pubblico numeroso ed interessato è intervenuto al termine per proporre quesiti volti soprattutto ad ottenere delle soluzioni, ma anche a rendere delle testimonianze. Un ragazzo, ora maggiorenne, ha parlato della sua esperienza personale di devianza, dovuta a frequentazioni sbagliate; oggi, questo ragazzo è stato completamente recuperato e ha mostrato la sua forza d’animo ed il suo valore anche attraverso il coraggio del suo intervento.

L’evento con ingresso libero si è svolto presso il Palazzo della Cultura di Via Console Positano - Noicattaro (BA), con inizio alle ore 18:00.